23. giu, 2021

MIO CUORE

Mio cuore,

ti lascio colmo di affetto e sentimenti. Durante tutti questi anni siamo stati insieme con unica cosa, ma tu eri il più forte.

Non avere rimpianti, non rimorsi.

Ricordo quando da bambino eri tu a decidere cosa dovevamo fare, eri impulsivo. La vita ti sorrideva e non temevi il futuro.

Fino all'età di quindici anni io mi sono lasciata trasportare da te, ero presente solo in pochi momenti perché non avevi bisogno di me. La tua gioia era contagiosa e tutto ciò che circondava era una tavolozza di colori sfumati e mescolati tra loro.

Amavo vederti così felice e lo ero anche io.

Poi un giorno qualche cosa è cambiato: hai cominciato ad aver paura di sbagliare, temevi il giudizio degli altri, ti sentivi appesantito dalle aspettative che tutti avevano su di te. Non eri più sicuro di quello che sceglievi e così hai iniziato a chiedere consigli a me. All’inizio era solo qualche spunto, un'idea, poi mi domandavi sempre di più. Mi hai cercata quando dovevi decidere del tuo futuro, quando ti sentivi solo contro tutti e la soluzione te l'ho data io.

Da quel momento tutto sembrava andare bene, la nostra vita procedeva senza intoppi o delusioni, le aspettative degli altri erano esaudite. Ci siamo sposati e abbiamo avuto due bellissimi bambini, io non indugiavo e risolvevo tutto, mentre tu ti stavi spegnendo. Ti stavi lasciando andare alle mie idee, non lottavi più, il mondo era diventato di mille tonalità di grigio, non più a colori come un tempo.

Io ti mentivo, lo facevo per proteggerti, per non lasciarti in balìa di te stesso, credevo che solo così saresti sopravvissuto a una vita che altri avevano già deciso al posto tuo e per non farti soffrire sceglievo la strada più facile.

Gli anni sono trascorsi serenamente: nessun sobbalzo, tutto scorreva in modo lineare, i figli crescevano, la vita andava avanti.

Ricordi quella volta che hai rivisto quel tuo ex compagno di scuola? Lo amavi, lo hai sempre amato. Quella volta non mi hai dato retta e hai fatto di testa tua, tanto da lasciarti vivere completamente. Ma alla fine hai sofferto. Tanto. E da quel giorno hai promesso a te stesso che non mi avresti mai lasciata, che avresti ascoltato solo me, annullando ogni pulsione e inclinazione.

Tu non parlavi quasi più, facevo tutto io.

Tu eri debole e non so come hai trovato la forza. Mi hai sorretta, sei intervenuto tu, mio cuore, mi hai lasciata riposare e hai preso il mio posto.

I sassi che incontravamo durante il nostro cammino venivano scansati, io li spostavo, tu li evitavi e tutto filava liscio. Poi i sassolini sono diventate pietre, poi rocce pesanti, infine montagne. Non riuscivo più a superarle da sola, non potevo farcela.

Abbiamo cambiato vita, siamo usciti dalla routine e tu hai ripreso colore. Hai ricominciato a parlare e io a seguirti. A volte mi chiedo come ho potuto stare lontana da te per così tanti anni, come ho potuto trascurarti e dimenticarmi che mi eri vicino. Da quel giorno tutto è cambiato, abbiamo rivisto il mondo a colori, ci siamo arrabbiati, ci siamo amati e odiati senza paura.

Quando tu stavi troppo in silenzio, io mi fermavo e aspettavo che parlassi, che trovassi il momento giusto per dire ciò che volevi. Ho imparato a darti a ascolto più spesso, permettendoti anche di farci soffrire. Abbiamo vissuto insieme in armonia e ci siamo completati e capiti.

La vita è troppo breve per sprecarla soli, lontano l'uno dall'altro.

Ricordi quando hai conosciuto quell'uomo e non sapevi cosa fare? Eri titubante e mi hai chiesto: «Decidi tu». Io ti ho risposto: «No, adesso fallo tu, io ho già combinato abbastanza guai». Che risata ci siamo fatti.

Hai scelto bene e adesso quell'uomo è ancora qui, dopo oltre trent’anni, seduto su questa sedia vicino a noi. Mio cuore, ora io sono stanca e lo sei anche tu. In questa silenziosa stanza d'ospedale non ti sento più parlare, sei debole, solo il bip - bip metallico ti dà modo di esistere, ma tu non stai più parlando.

Mio cuore, per questa volta, per questa ultima volta, ti supplico, fai decidere me. Finiamola qua, andiamocene via insieme, sempre, lontano, senza più fardelli. Lascia che io ti porti via con me, via da questa stanza d'ospedale, da questi freddi tubi, da questo ossigeno fasullo. Fermati e riposati per sempre, io ti seguirò ovunque tu andrai e non sarai mai solo.

Per sempre, la tua mente...