11. set, 2022

THE FIRST SIGHT

Al sole di primavera, Anna sfrecciava con la sua bicicletta impolverata nella speranza di prendere abbronzatura e perdere i chili invernali. 

Mentre usciva carponi aggrappandosi ai fili d’erba, davanti al suo naso vide un paio di mocassini da uomo in pelle lucida e una caviglia trasparente e glabra. 

Il cigolio del parafango che strusciava sul copertone accompagnava i suoi pensieri distratti, quando un indifeso gatto nero le attraversò la strada. Il potere della sfortuna e la poca dimestichezza con le due ruote la fecero sbandare e cadere dentro un fosso colmo d'acqua. 

Tentò di raddrizzarsi, scivolò e si ritrovò in ginocchio con la fronte sul fango. Il rombo della trebbiatrice nel campo vicino sovrastava il battito del suo cuore.

«L’aiuto» disse lui tendendole una mano. Era chiara come le caviglie. 

Anna sussurrò un grazie e si aggrappò rischiando di far cadere nel fosso anche il suo principe. Con uno strattone fu salvata dalle acque, fece un balzo al centro della strada e si voltò. 

Lui era chino che raccoglieva la bicicletta. 

Lei si pulì il viso dai coriandoli d'erba bagnata, spalmò come fondotinta la terra sulla fronte e allontanò la maglietta che le segnava la pancia. 

Ora la trebbiatrice era lontana e si sentiva solo un leggero brusio.

Sollevò lo sguardo e se lo trovò di fronte. I suoi occhi neri miravano direttamente al cuore, il leggero movimento delle ciglia apriva scenari d'amore e le labbra sottili come fessure urlavano baci appassionati. 

Anna abbozzò un sorriso. Gocce d’acqua le scendevano dalla frangetta creando un effetto zebra sulle guance tra fondotinta e rimmel. Lo fissò dritto negli occhi e sentì gocce d’acqua scivolarle lungo la schiena e un brivido fino ai piedi. Era il freddo. Lui la stava guardando con lo stesso interesse con cui avrebbe osservato il “Busto di donna” di Picasso. Con gli occhi di lei piantati sui suoi, mosse la pupilla a scatti verso la guancia destra fino all'orecchio sinistro e inarcò le sopracciglia per sollevare lo sguardo ai capelli e infine al cielo. 

«Bene» disse «se è tutto a posto, ora posso andare». 

Mentre Anna osservava il suo bel principe in camicia bianca e mocassini allontanarsi all'orizzonte, una rana del fosso gracchiò.